Come evolve la situazione sul fronte Pace Edilizia? Niente è ancora certo ma nuove indiscrezioni sembrano dare delle piste più circoscritte.
Il progetto di decreto legge che promette di regolarizzare piccole irregolarità e difformità è ancora soltanto un progetto.
Fino a qualche tempo fa “si vociferava” che questa soluzione avrebbe interessato principalmente le difformità di natura formale, difformità che oggi non potrebbero più essere sanate a causa della disciplina “doppia conforme”, difformità edilizie interne e relative a singole unità immobiliari.
Oggi, il cerchio pare stringersi attorno ad un gruppo più dettagliato di criticità.
Negli ultimi giorni i giornali chiariscono che, dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che tramite questo provvedimento, al quale ci si riferisce anche come “Piano Salva Casa”, non sarà possibile sanare illeciti basati sulla mancanza di titoli abilitativi, permesso di costruire, licenza o concessione edilizia.
Un’ulteriore importante novità, oltre all’eliminazione della doppia conformità , è il potenziale incremento delle tolleranze costruttive (attualmente del 2%)
Una volta in vigore, il provvedimento rischierà di provocare una mobilitazione generale capace, con buona probabilità, di dare luogo ad un imbuto burocratico simile a quello generatosi in occasione del superbonus 110 %.
Se si ha seriamente intenzione di approfittare del Piano Salva Casa, la mossa più intelligente da fare sarebbe richiedere immediatamente l’accesso agli atti, così da anticipare il momento in cui la pubblica amministrazione sarà sopraffatta di richieste.