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Pace edilizia: quali sanatorie prevederebbe il Piano Salva Case

Come evolve la situazione sul fronte Pace Edilizia? Niente è ancora certo ma nuove indiscrezioni sembrano dare delle piste più circoscritte. 

Nulla di definitivo, ma c’è aria di novità.

Il progetto di decreto legge che promette di regolarizzare piccole irregolarità e difformità è ancora soltanto un progetto. 

Fino a qualche tempo fa “si vociferava” che questa soluzione avrebbe interessato principalmente le difformità di natura formale, difformità che oggi non potrebbero più essere sanate a causa della disciplina “doppia conforme”, difformità edilizie interne e relative a singole unità immobiliari. 

Oggi, il cerchio pare stringersi attorno ad un gruppo più dettagliato di criticità. 

Cosa ne sappiamo adesso? 

Negli ultimi giorni i giornali chiariscono che, dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che tramite questo provvedimento, al quale ci si riferisce anche come “Piano Salva Casa”, non sarà possibile sanare illeciti basati sulla mancanza di titoli abilitativi, permesso di costruire, licenza o concessione edilizia. 

Quali sarebbero i potenziali illeciti sanabili? 

  1. Illeciti formali per lavori eseguiti prima del 1977, in quanto non esistevano scostamenti e/o varianti; 
  2. Tolleranze costruttive e parziali difformità ma solo entro determinati parametri (ancora da chiarire); 
  3. Esigue differenze costruttive rispetto al titolo abilitativo, come il minor dimensionamento dell’edificio o la mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali che non incidono sulla statica e sulla stabilità dell’edificio; 
  4. Difformità non sanabili con “doppia conformità”, istituzione della singola conformità. 
  5. Esclusione per edifici costruiti in zone dove vige il vincolo di inedificabilità; 
  6. Cambi di destinazione d’uso tra categorie omogenee; 
  7. Regolarizzazione con semplice sanzione pecuniaria. 

Un’ulteriore importante novità, oltre all’eliminazione della doppia conformità , è il potenziale incremento delle tolleranze costruttive (attualmente del 2%) 

Quali conseguenze trarre? 

Una volta in vigore, il provvedimento rischierà di provocare una mobilitazione generale capace, con buona probabilità, di dare luogo ad un imbuto burocratico simile a quello generatosi in occasione del superbonus 110 %. 

Se si ha seriamente intenzione di approfittare del Piano Salva Casa, la mossa più intelligente da fare sarebbe richiedere immediatamente l’accesso agli atti, così da anticipare il momento in cui la pubblica amministrazione sarà sopraffatta di richieste.